Raccolta di storie e testimonianze sugli effetti che la catastrofe nucleare del 1986 ha avuto sulla vita delle persone
Per la sua inimmaginabile portata nello spazio e nel tempo, la catastrofe di Cernobyl ha come modificato l’immaginario collettivo della percezione del mondo e della storia umana, si è sedimentata a livello conscio e subconscio nella mente di un numero elevatissimo di persone. È infatti difficile trovare qualcuno – in Russia come in Europa e nel resto del mondo – completamente ignaro di Cernobyl, che non ne abbia mai sentito notizia. Le vite degli abitanti delle zone rimaste contaminate di Russia, Ucraina e Bielorussia – con vari livelli di tragicità – sono state direttamente sconvolte da quell’avvenimento: morti, malattie, terra avvelenata, trasferimenti, sindrome psicologica, abbassamento del sistema immunitario, incertezza per il futuro: cosa comporteranno piccole dosi di radiazioni nel corso di molti anni? Anche in Italia però, come in tutti gli altri paesi, ognuno di noi ha dei ricordi legati a Cernobyl, ai giorni dell’incidente e al periodo successivo, alla paura legata alla contaminazione nucleare e alle conseguenze psicologiche che ci portiamo dietro. Per tante persone, come i volontari di circoli e comitati che hanno dedicato tanto tempo ai progetti in aiuto dei bambini di Cernobyl, è sicuramente cambiata una parte non indifferente della propria vita e dei loro orizzonti geografici.
Oltre al monitoraggio e alla segnalazione di dati scientifici, sanitari e statistici, in occasione del 25° anniversario dell’incidente nel 2011, «Le Russie di Cernobyl» vorrebbe effettuare una raccolta collettiva di storie e testimonianze da pubblicare (in italiano e in russo) on-line sul sito web e in un libro, qualora ce ne sarà possibilità economica.
L’anniversario è in realtà un po’ un pretesto per iniziare questo lavoro di raccolta della “memoria di Cernobyl”. Per una catastrofe le cui conseguenze si faranno sentire per circa 24.200 anni (quando i radionuclidi del Plutonio-239 si dimezzeranno) pensiamo sia più importante una testimonianza prolungata nel tempo, una paziente raccolta di materiali, più che la celebrazione degli anniversari, anche se questi ultimi hanno più visibilità e vanno giustamente sfruttati per diffondere i nostri messaggi a favore di un mondo che almeno in futuro proceda a “energia pulita”.
Il progetto è aperto a chiunque abbia voglia di portare la propria testimonianza, in forma di racconto o di intervista (scritta o filmata):
– Ricordi personali dei giorni dell’aprile 1986 e degli anni successivi.
– Come Cernobyl ha inciso sulle nostre vite, su quelle delle persone a noi vicine, quali cambiamenti ha portato.
– Storia della propria famiglia legata alle conseguenze di Cernobyl.
– Che cosa ha lasciato la catastrofe nel nostro immaginario, come ha cambiato il nostro modo di pensare, di vedere le cose…
– Curiosità di ogni tipo legate a Cernobyl e alla nostra esperienza.
A livello organizzativo, il materiale va raccolto in alcune categorie:
1) LA LIQUIDAZIONE DI CERNOBYL’ – testimonianze dei liquidatori che con il loro sacrificio limitarono significativamente il propagarsi dei danni per tutto il pianeta.
2) LA SCIENZA E CERNOBYL’ – testimonianze di medici, radiologi, scienziati, studiosi e persone direttamente coinvolte nell’incidente (oltre a eventuali dati, interessano qui più le vicende e i punti di vista personali).
3) IL POPOLO E CERNOBYL – racconti e testimonianze della gente comune residente nei territori contaminati, qualsiasi storia può essere interessante.
4) LE MIGRAZIONI DI CERNOBYL – storie di persone e famiglie evacuate dai loro villaggi contaminati e, migrazione inversa, di quelle invece trasferitesi nella zona di Cernobyl da altre Repubbliche ex sovietiche.
5) LA MEMORIA DEI RAGAZZI – quello che è stato tramandato alla generazione successiva all’incidente, ai bambini e ai ragazzi nati dopo il 1986.
6) RICORDI DI PERSONAGGI PUBBLICI (scrittori, cantanti, giornalisti politici ecc.) sia nei paesi di Cernobyl che in Occidente.
7) LA NOSTRA CERNOBYL – testimonianze di volontari italiani e russi, di accompagnatori dei gruppi dei bambini di Cernobyl.
8) L'ARTE E CERNOBYL – quadri, disegni, fotografie.
Dapprima l’idea per la “Memoria” era quella di trovare e di tradurre soprattutto testimonianze e articoli su Internet già esistenti, che di solito proliferano negli anni degli anniversari di Cernobyl. Lavoro questo che in parte facciamo e, tempo permettendo, continueremo a fare per il nostro sito. A novembre 2010 però – stimolati dall’incontro con i liquidatori di Klincy e dall’entusiasmo e dalla capacità dei ragazzi del locale ginnasio – si è pensato a una raccolta di materiale originale nell’ambito di un progetto in collaborazione con tutti i nostri partner locali nei territori contaminati, a cominciare appunto dai ragazzi dell’eko-club “Sozvezdie” di Klincy.
Inizialmente la raccolta delle testimonianze si concentrerà nella regione di Brjansk della Russia, dove abbiamo vari partner attivi, ma l’auspicio è di allargarla anche agli altri paesi di Cernobyl, alle varie province contaminate di Bielorussia e Ucraina.
Il progetto di raccolta della “Memoria di Cernobyl” è aperto a tutti i partner e soggetti interessati (li aggiungeremo man mano). Tutti sono invitati a dare il proprio contributo, in Russia, Bielorussia, Ucraina, Italia: circoli, associazioni, istituzioni, ma soprattutto singole persone che vogliano raccontare le proprie storie.
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