mercoledì 5 gennaio 2011

LA MEMORIA DI CERNOBYL

Raccolta di storie e testimonianze sugli effetti che la catastrofe nucleare del 1986 ha avuto sulla vita delle persone

Per la sua inimmaginabile portata nello spazio e nel tempo, la catastrofe di Cernobyl ha come modificato l’immaginario collettivo della percezione del mondo e della storia umana, si è sedimentata a livello conscio e subconscio nella mente di un numero elevatissimo di persone. È infatti difficile trovare qualcuno – in Russia come in Europa e nel resto del mondo – completamente ignaro di Cernobyl, che non ne abbia mai sentito notizia. Le vite degli abitanti delle zone rimaste contaminate di Russia, Ucraina e Bielorussia – con vari livelli di tragicità – sono state direttamente sconvolte da quell’avvenimento: morti, malattie, terra avvelenata, trasferimenti, sindrome psicologica, abbassamento del sistema immunitario, incertezza per il futuro: cosa comporteranno piccole dosi di radiazioni nel corso di molti anni? Anche in Italia però, come in tutti gli altri paesi, ognuno di noi ha dei ricordi legati a Cernobyl, ai giorni dell’incidente e al periodo successivo, alla paura legata alla contaminazione nucleare e alle conseguenze psicologiche che ci portiamo dietro. Per tante persone, come i volontari di circoli e comitati che hanno dedicato tanto tempo ai progetti in aiuto dei bambini di Cernobyl, è sicuramente cambiata una parte non indifferente della propria vita e dei loro orizzonti geografici.

Oltre al monitoraggio e alla segnalazione di dati scientifici, sanitari e statistici, in occasione del 25° anniversario dell’incidente nel 2011, «Le Russie di Cernobyl» vorrebbe effettuare una raccolta collettiva di storie e testimonianze da pubblicare (in italiano e in russo) on-line sul sito web e in un libro, qualora ce ne sarà possibilità economica.

L’anniversario è in realtà un po’ un pretesto per iniziare questo lavoro di raccolta della “memoria di Cernobyl”. Per una catastrofe le cui conseguenze si faranno sentire per circa 24.200 anni (quando i radionuclidi del Plutonio-239 si dimezzeranno) pensiamo sia più importante una testimonianza prolungata nel tempo, una paziente raccolta di materiali, più che la celebrazione degli anniversari, anche se questi ultimi hanno più visibilità e vanno giustamente sfruttati per diffondere i nostri messaggi a favore di un mondo che almeno in futuro proceda a “energia pulita”.

Il progetto è aperto a chiunque abbia voglia di portare la propria testimonianza, in forma di racconto o di intervista (scritta o filmata):

        Ricordi personali dei giorni dell’aprile 1986 e degli anni successivi.
        Come Cernobyl ha inciso sulle nostre vite, su quelle delle persone a noi vicine, quali cambiamenti ha portato.
        Storia della propria famiglia legata alle conseguenze di Cernobyl.
        Che cosa ha lasciato la catastrofe nel nostro immaginario, come ha cambiato il nostro modo di pensare, di vedere le cose…
        Curiosità di ogni tipo legate a Cernobyl e alla nostra esperienza.

A livello organizzativo, il materiale va raccolto in alcune categorie:

1)     LA LIQUIDAZIONE DI CERNOBYL’ – testimonianze dei liquidatori che con il loro sacrificio limitarono significativamente il propagarsi dei danni per tutto il pianeta.
2)     LA SCIENZA E CERNOBYL’ – testimonianze di medici, radiologi, scienziati, studiosi e persone direttamente coinvolte nell’incidente (oltre a eventuali dati, interessano qui più le vicende e i punti di vista personali).
3)     IL POPOLO E CERNOBYL – racconti e testimonianze della gente comune residente nei territori contaminati, qualsiasi storia può essere interessante.
4)     LE MIGRAZIONI DI CERNOBYL – storie di persone e famiglie evacuate dai loro villaggi contaminati e, migrazione inversa, di quelle invece trasferitesi nella zona di Cernobyl da altre Repubbliche ex sovietiche.
5)     LA MEMORIA DEI RAGAZZI – quello che è stato tramandato alla generazione successiva all’incidente, ai bambini e ai ragazzi nati dopo il 1986.
6)     RICORDI DI PERSONAGGI PUBBLICI (scrittori, cantanti, giornalisti politici ecc.) sia nei paesi di Cernobyl che in Occidente.
7)     LA NOSTRA CERNOBYL – testimonianze di volontari italiani e russi, di accompagnatori dei gruppi dei bambini di Cernobyl.
8)  L'ARTE E CERNOBYL – quadri, disegni, fotografie.


Dapprima l’idea per la “Memoria” era quella di trovare e di tradurre soprattutto testimonianze e articoli su Internet già esistenti, che di solito proliferano negli anni degli anniversari di Cernobyl. Lavoro questo che in parte facciamo e, tempo permettendo, continueremo a fare per il nostro sito. A novembre 2010 però – stimolati dall’incontro con i liquidatori di Klincy e dall’entusiasmo e dalla capacità dei ragazzi del locale ginnasio – si è pensato a una raccolta di materiale originale nell’ambito di un progetto in collaborazione con tutti i nostri partner locali nei territori contaminati, a cominciare appunto dai ragazzi dell’eko-club “Sozvezdie” di Klincy.

Inizialmente la raccolta delle testimonianze si concentrerà nella regione di Brjansk della Russia, dove abbiamo vari partner attivi, ma l’auspicio è di allargarla anche agli altri paesi di Cernobyl, alle varie province contaminate di Bielorussia e Ucraina.


Il progetto di raccolta della “Memoria di Cernobyl” è aperto a tutti i partner e soggetti interessati (li aggiungeremo man mano). Tutti sono invitati a dare il proprio contributo, in Russia, Bielorussia, Ucraina, Italia: circoli, associazioni, istituzioni, ma soprattutto singole persone che vogliano raccontare le proprie storie.

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